Tuareg

Gacel Sayah è un «Imouchar», cioè un tuareg che regna signore assoluto, unico padrone di un pozzo, in un vastissimo territorio del Sahara. La sua tenda, maestosa nel deserto, è aperta a ogni ospite e un giorno giungono in essa due uomini stremati cui egli, secondo l'antichissima, inderogabile legge dei tuareg, concede ospitalità. Ma i due sono inseguiti. Improvvisamente i soldati francesi li assaltano, uccidono il giovane e portano via il più vecchio. Gacel non sa chi siano, ma sa che le leggi della sua gente gli impongono di vendicare l'offesa fatta alla sua casa. Solo, col suo cammello, attraversa, alla ricerca dell'ospite, i luoghi più impervi del deserto, dove i raggi del sole sono implacabili lance di fuoco che inchiodano al suolo uomini e animali. Giorni di marcia estenuante, di insidie d'ogni genere, attendono Gacel che alla fine riesce a liberare il vecchio e a riprendere con lui la strada del ritorno.Ma il destino è contro di lui.Durante la sua assenza le truppe del governatore hanno fatto prigionieri la giovane moglie e i figli. Ancora una volta scatta nella mente di Gacel il meccanismo della vendetta. Di nuovo col cuore carico d'odio e di risentimento parte alla ricerca della giustizia. Uccidere è l'imperativo che scuote il suo animo: uccidere per lavare l'onta subita. E quando Gacel avrà soddisfatto la sua sete di vendetta, finalmente in pace con se stesso e la sua legge, potrà anche aspettare che si compia la sua sorte, davanti a quel mare che non aveva mai visto...